È stato un successo l’incontro organizzato con Maurizio Benzo di Osmotech all’ottava edizione di Smell Festival dell’Olfatto di Bologna, dal titolo Sensibili agli odori – Misura degli odori ambientali e inquinamento olfattivo (che avevamo annunciato qui).
Una nutrita partecipazione di pubblico, attento e curioso, ha confermato quanto il tema degli odori e della nostra sensibilità olfattiva sia non soltanto un problema molto sentito ma anche un argomento affascinante.
Scienza e tecnica degli odori
Si è parlato di scienza e tecnica degli odori: di chimica e molecole odorose all’origine di ciò che può estasiare o disgustare il nostro naso (dal linalolo di mughetto e basilico ai temibili composti solforati legati alla decomposizione organica), di come l’odorato funzioni a tutela della nostra salute (l’odore come segnale d’allarme), di cosa siano le emissioni odorigene e come si possano catturare e “impacchettare” gli odori per analizzarli chimicamente e per via sensoriale, misurandone la qualità (il famoso tono edonico), l’intensità e la concentrazione nell’aria o in un liquido.
Il pubblico ha potuto così esplorare una materia che di norma rimane confinata nei laboratori olfattometrici, e in ambito tecnico e industriale, ma che oggi è di grande interesse per i cittadini e le comunità.


Accogliere questa ulteriore prospettiva di conoscenza del “mondo odoroso” all’interno di Smell Festival, la prestigiosa rassegna dedicata alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo, ha significato proporre un aspetto insolito e ancora poco noto del vissuto sensoriale legato al naso.
Il merito va alla profonda e colta sensibilità degli organizzatori, guidati dal “fiuto” finissimo di Francesca Faruolo. Vogliamo ringraziarli ancora, per il loro lavoro e per aver invitato Osmotech a raccontare il proprio in un evento così autorevole e stimolante. Condividendo l’idea che il senso dell’olfatto si debba conoscere, esperire, allenare e celebrare in tutte le sue meravigliose capacità.